EMDR: una panoramica sull’intervento terapeutico in Psicologia

Negli ultimi decenni, la psicologia ha fatto passi da gigante nello sviluppo di nuovi approcci terapeutici per affrontare i disturbi psicologici e le esperienze traumatiche. Tra questi approcci, l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) si è affermato come uno dei metodi più efficaci e promettenti.

Esploriamo in dettaglio cosa sia l’EMDR, come funziona, come può essere integrato nell’arsenale di interventi terapeutici di uno psicologo adeguatamente specializzato.

Cos’è l’EMDR?

L’EMDR è un acronimo che sta per “Eye Movement Desensitization and Reprocessing,” che in italiano può essere tradotto come “Desensibilizzazione e Rielaborazione tramite Movimenti Oculari.” Si tratta di un approccio terapeutico sviluppato negli anni ’80 dalla psicologa americana Francine Shapiro. L’obiettivo principale dell’EMDR è quello di aiutare le persone a elaborare e superare i traumi e le esperienze negative che hanno lasciato un segno indelebile nella loro vita.

La peculiarità dell’EMDR risiede nell’uso di movimenti oculari bilaterali, come il seguire le dita del terapeuta con gli occhi, il toccare alternato delle ginocchia o l’ascolto di suoni bilaterali attraverso le cuffie. Questi movimenti bilaterali stimolano il cervello in modo tale da facilitare il processo di elaborazione e rielaborazione delle memorie traumatiche.

Seduta di EMDR: rielaborazione di un trauma

Come funziona l’EMDR?

L’EMDR è basato su un modello teorico che comprende otto fasi, ciascuna delle quali svolge un ruolo importante nel processo terapeutico. Vediamole nel dettaglio:

  1. Storia e pianificazione
    In questa fase iniziale, il terapeuta raccoglie informazioni sulla storia del paziente e sulla natura del disturbo o del trauma che si desidera affrontare. Si stabilisce un piano terapeutico e si spiega il funzionamento dell’EMDR.
  2. Preparazione
    Il terapeuta aiuta il paziente a sviluppare meccanismi di coping e risorse interne per affrontare il processo terapeutico. Si stabilisce una relazione terapeutica solida e si forniscono al paziente le informazioni necessarie per comprendere cosa accadrà durante le sessioni di EMDR.
  3. Valutazione
    In questa fase, il paziente identifica il ricordo traumatico o il disturbo su cui si desidera lavorare. Viene valutata la gravità del disturbo e si individuano le immagini, i pensieri negativi e le sensazioni correlate.
  4. Desensibilizzazione
    Durante questa fase, il paziente viene invitato a ripensare al ricordo traumatico o al disturbo mentre il terapeuta induce i movimenti oculari bilaterali o altri stimoli bilaterali. Questo processo mira a ridurre la carica emotiva associata al ricordo.
  5. Rielaborazione
    Il terapeuta guida il paziente nel riformulare il ricordo traumatico o il disturbo in modi più adattivi e positivi. Questo può implicare una reinterpretazione degli eventi, la sostituzione di pensieri negativi con quelli più positivi o una migliore comprensione delle emozioni legate al ricordo.
  6. Installazione
    Durante questa fase, il paziente è incoraggiato a rafforzare i nuovi pensieri e le nuove sensazioni positivi associati al ricordo. L’obiettivo è stabilire nuove connessioni neurali che supportino una visione più adattiva del ricordo.
  7. Correzione del futuro
    Il terapeuta aiuta il paziente a immaginare un futuro in cui il disturbo o il ricordo traumatico non influiscono più negativamente sulla sua vita. Questo passo contribuisce a consolidare il cambiamento positivo.
  8. Valutazione
    Nell’ultima fase, il terapeuta valuta il progresso del paziente e verifica se sono state raggiunte le tappe necessarie per il successo del trattamento. Si discute inoltre di eventuali aspetti rimanenti da esplorare.

Quando si può prendere in considerazione l’EMDR?

L’EMDR si è dimostrato efficace nel trattamento di una vasta gamma di disturbi e problematiche psicologiche, tra cui:

Tuttavia, l’EMDR non è la panacea per tutti i disturbi mentali. È fondamentale che il paziente venga valutato da uno psicologo esperto, specializzato nell’uso dell’EMDR, per determinare se questo approccio terapeutico sia appropriato per le sue esigenze. Molti pazienti potrebbero trarre maggior beneficio da altre forme di terapia, come la terapia sistemico-relazionale, la terapia psicodinamica o la terapia di coppia.

Progressi nel trattamento EMDR

Il ruolo del terapeuta EMDR

Uno degli aspetti più importanti dell’EMDR è la figura del terapeuta specializzato. Non è sufficiente che un professionista abbia una formazione generica in psicologia; è necessario che abbia acquisito una competenza specifica nell’applicazione dell’EMDR.

Il terapeuta EMDR svolge un ruolo chiave nel processo terapeutico. Deve creare un ambiente sicuro e di fiducia in cui il paziente possa condividere le proprie esperienze e emozioni. Deve guidare il paziente attraverso le fasi del trattamento e adattare l’approccio in base alle esigenze individuali.

Inoltre, il terapeuta deve essere in grado di utilizzare correttamente i movimenti oculari bilaterali o altri stimoli bilaterali, così da massimizzare l’efficacia dell’EMDR. La competenza e l’esperienza del terapeuta sono fondamentali per garantire che il paziente ottenga i massimi benefici da questo approccio terapeutico.

EMDR e la prospettiva sistemico-relazionale

Un punto chiave da considerare quando si tratta di EMDR è la prospettiva sistemico-relazionale. Questo approccio alla psicologia considera l’individuo all’interno di un sistema complesso di relazioni, tra cui quelle familiari, sociali e culturali. La prospettiva sistemico-relazionale suggerisce che i disturbi psicologici e le esperienze traumatiche possono essere influenzati e influenzare le dinamiche relazionali.

L’EMDR può essere utilizzato in modo efficace all’interno di questa prospettiva, poiché aiuta il paziente a rielaborare le esperienze traumatiche in modo da migliorare le relazioni e le dinamiche interpersonali. Ad esempio, se una persona ha subito un trauma legato a una relazione, l’EMDR può aiutarla a rielaborare quei ricordi in modo da sviluppare relazioni più sane e positive in futuro.

Un terapeuta specializzato in EMDR con una formazione sistemico-relazionale può integrare con successo questi due approcci, fornendo al paziente una visione completa e olistica del loro benessere psicologico.

Paziente durante la terapia EMDR

I vantaggi dell’EMDR

L’EMDR offre una serie di vantaggi che lo rendono un approccio terapeutico attraente per molte persone:

  • Efficacia comprovata
    Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato l’efficacia dell’EMDR nel trattamento del PTSD e di altri disturbi. È uno degli approcci terapeutici basati su prove scientifiche più solidamente supportati.
  • Risultati rapidi
    Molti pazienti riferiscono di sperimentare miglioramenti significativi dopo un numero relativamente ridotto di sessioni. Questo lo rende un’opzione attraente per chi desidera vedere risultati concreti nel breve termine.
  • Minimi effetti collaterali
    A differenza di alcuni farmaci psicotropi, l’EMDR ha pochi effetti collaterali e non comporta rischi di dipendenza.
  • Approccio centrato sul paziente
    L’EMDR è altamente personalizzabile e si adatta alle esigenze specifiche di ogni individuo. Questo approccio centrato sul paziente favorisce il coinvolgimento attivo del paziente nel processo terapeutico.
  • Applicazioni diverse
    L’EMDR può essere utilizzato con successo per una vasta gamma di disturbi, rendendolo un approccio flessibile ed estremamente utile per i terapeuti.

Le critiche all’EMDR

Come con qualsiasi approccio terapeutico, l’EMDR non è privo di critiche. Alcuni dei punti critici più comuni includono:

  • Meccanismo d’azione non completamente compreso
    Nonostante il successo dell’EMDR, il suo meccanismo d’azione esatto non è ancora completamente compreso. Alcuni critici ritengono che i movimenti oculari bilaterali possano non essere il fattore chiave per il successo del trattamento.
  • Variabilità nella formazione dei terapeuti
    La qualità della formazione dei terapeuti EMDR può variare notevolmente. Alcuni professionisti potrebbero non ricevere una formazione adeguata, compromettendo l’efficacia del trattamento.
  • Costi e accessibilità
    L’EMDR può essere costoso, e potrebbe non essere accessibile a tutti i pazienti a causa delle spese associate alle sessioni e alla formazione dei terapisti.
  • Mancanza di ricerca a lungo termine
    Anche se ci sono prove dell’efficacia a breve termine dell’EMDR, c’è una mancanza di ricerche a lungo termine per valutare la durata dei suoi effetti.

Considerazioni conclusive sulla terapia EMDR

L’EMDR è un approccio terapeutico potente che offre ai pazienti l’opportunità di superare traumi e disturbi psicologici in modo efficace. Tuttavia, è importante sottolineare che non è l’approccio giusto per tutti, e la scelta di utilizzarlo spetta al terapeuta specializzato in base alle esigenze specifiche del paziente. La formazione e l’esperienza del terapeuta restano fondamentali per il successo del trattamento.

Inoltre, l’approccio sistemico-relazionale può essere integrato in modo efficace nell’uso dell’EMDR, consentendo ai pazienti di affrontare non solo le sfide individuali, ma anche quelle legate alle loro relazioni e al loro ambiente.

In conclusione, l’EMDR rappresenta un passo importante nella terapia dei disturbi psicologici e dei traumi. È un approccio che offre risultati concreti, ma che va utilizzato con attenzione e da professionisti altamente qualificati.


Riferimenti

  • Shapiro, F. (2001). Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR): Basic Principles, Protocols, and Procedures (2nd ed.). The Guilford Press.
  • Solomon, R. M., & Shapiro, F. (2008). EMDR and the adaptive information processing model: Integrative treatment and case conceptualization. Journal of EMDR Practice and Research, 2(2), 106-122.
  • Hensley, B. J., & Van Den Berg, D. P. (2016). EMDR in the treatment of borderline personality disorder. Journal of EMDR Practice and Research, 10(3), 163-174.
  • Wilson, S. A., Becker, L. A., & Tinker, R. H. (1995). Eye movement desensitization and reprocessing (EMDR) treatment for psychologically traumatized individuals. Journal of Consulting and Clinical Psychology, 63(6), 928-937.
  • Lee, C. W., & Cuijpers, P. (2013). A meta-analysis of the contribution of eye movements in processing emotional memories. Journal of Behavior Therapy and Experimental Psychiatry, 44(2), 231-239. DOI
  • American Psychological Association (APA). (2017). Clinical Practice Guideline for the Treatment of Posttraumatic Stress Disorder (PTSD) in Adults.
  • Puk, G. M., Green, B. L., Harold, C. M., Passmore, J. L., Heide, F. J., & Brink, J. H. (2013). A review of the literature regarding EMDR treatment of veterans. Journal of EMDR Practice and Research, 7(3), 105-115.
  • Tarquinio, C., Brennstuhl, M. J., & Rydberg, J. A. (2015). EMDR: Its differences and similarities with exposure therapies and its consequences on clinical recommendations. Journal of EMDR Practice and Research, 9(2), 96-108.
  • Zepinic, V., & Sack, M. (2019). EMDR in the treatment of eating disorders. Journal of EMDR Practice and Research, 13(1), 18-26.
  • Van Der Kolk, B. A. (2014). The body keeps the score: Brain, mind, and body in the healing of trauma. Penguin Books.

Crediti immagini: rawpixel.com, cookie_studio, Drazen Zigic