Come gestire l’ansia

L’ansia è una risposta naturale del nostro organismo di fronte a situazioni percepite come minacciose. Tuttavia, quando diventa eccessiva e interferisce con la nostra vita quotidiana, diventa un problema che richiede attenzione e intervento. In questi casi, rivolgersi ad uno psicologo può essere di grande aiuto. Vediamo come.

Differenze tra paura e ansia: due esperienze emotive distinte

Molti usano i termini “paura” e “ansia” in modo intercambiabile, ma in realtà sono due esperienze emotive distinte. La paura è una risposta emotiva immediata ad una minaccia concreta, come ad esempio quando si viene sorpresi da un cane aggressivo.

Al contrario, l’ansia è una risposta emotiva a una minaccia futura e potenziale, come ad esempio preoccuparsi per il futuro lavoro o per una relazione che potrebbe finire.

La paura è un’emozione che si risolve quando la minaccia è scomparsa, mentre l’ansia può persistere anche quando la minaccia non è più presente.

La paura è un’emozione di breve durata, che si manifesta in modo fisico e immediato (ad esempio, accelerazione del battito cardiaco, sudorazione, tremori), mentre l’ansia è più complessa e coinvolge anche una valutazione cognitiva della minaccia. La valutazione della minaccia, infatti, è soggettiva e dipende dalla percezione del singolo individuo, il quale potrebbe percepire come minacciosa una situazione che un altro individuo non considererebbe tale. Inoltre, l’ansia può essere più o meno intensa, duratura e generalizzata, a seconda del grado di percezione di controllo o di incertezza che l’individuo avverte di avere sulla situazione.

È importante notare che sia la paura che l’ansia sono normali e funzionali in alcune situazioni, in quanto possono aiutare l’individuo ad adattarsi e a proteggersi. Tuttavia, quando l’ansia diventa eccessiva e persistente, può diventare un disturbo che interferisce con la vita quotidiana dell’individuo, causando disagio e limitando le sue attività e relazioni sociali.

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L’ansia che genera pensieri ossessivi

L’ansia generalizzata può portare allo sviluppo di pensieri ossessivi, che sono pensieri ripetitivi, intrusivi e incontrollabili, che spesso riguardano la sicurezza dell’individuo o dei suoi cari, la pulizia o la salute. Questi pensieri ossessivi possono causare un forte disagio e possono interferire con la vita quotidiana dell’individuo, portandolo ad adottare comportamenti di evitamento o a compiere rituali ripetitivi per placare l’ansia.

Questi comportamenti di evitamento e rituali ripetitivi sono noti come compulsioni e possono rappresentare la componente comportamentale del disturbo ossessivo-compulsivo.

È importante sottolineare che non tutte le persone con ansia generalizzata sviluppano pensieri ossessivi o comportamenti compulsivi, ma quando ciò avviene, può essere utile rivolgersi ad uno psicologo per affrontare il problema in modo adeguato.

Riconoscere i sintomi dell’ansia

Prima di tutto, è importante riconoscere i sintomi dell’ansia. Questi possono includere:

  • Palpitazioni
  • Sudorazione
  • Tremori
  • Sensazione di soffocamento o mancanza di respiro
  • Sensazione di oppressione al petto
  • Nausea o disturbi gastrointestinali
  • Sensazione di testa vuota o vertigini
  • Paura di perdere il controllo o impazzire
  • Paura di morire
  • Pensieri ossessivi o preoccupazioni eccessive

Se si sperimentano uno o più di questi sintomi con una certa frequenza, è possibile che si stia vivendo un problema di ansia (ad es. attacchi di panico) e sarebbe opportuno un consulto con uno psicologo competente.

L’importanza di rivolgersi ad uno psicologo per gestire l’ansia

La buona notizia è che l’ansia può essere trattata efficacemente con l’aiuto di uno psicologo. Molti studi dimostrano che le terapie psicologiche sono efficaci nel ridurre i sintomi dell’ansia e migliorare la qualità della vita delle persone che ne soffrono.

In particolare, uno psicologo può aiutare la persona a comprendere le cause dell’ansia e a sviluppare strategie per gestirla. Uno dei vantaggi della terapia psicologica basats sull’approccio sistemico-relazionale, è che considera sempre l’individuo come parte di un sistema sociale più ampio.

In altre parole, il terapeuta non si concentra solo sui sintomi dell’ansia, ma anche sui fattori che li causano o li mantengono, come le dinamiche familiari o relazionali, i traumi passati o le aspettative irrealistiche. Ciò significa che la terapia mira non solo a ridurre i sintomi dell’ansia, ma anche a promuovere un cambiamento più ampio e duraturo nella persona.

Gestire l’ansia: cosa aspettarsi dalla terapia

La terapia psicologica per l’ansia può assumere diverse forme, a seconda delle esigenze della persona e della gravità dei sintomi. La terapia sistemico-relazionale, ad esempio, si concentra sulla comprensione dei processi relazionali che possono influenzare l’ansia della persona. In questi casi, il terapeuta lavora con la persona per identificare le aree problematiche e sviluppare strategie per affrontarle.

In generale, la terapia psicologica per l’ansia è un percorso che richiede impegno e tempo. Non esiste una soluzione rapida o miracolosa per l’ansia, ma il lavoro con uno psicologo può fornire risultati significativi.

Il terapeuta sarà un alleato prezioso nella gestione dell’ansia, offrendo un sostegno emotivo e un ambiente sicuro per esplorare le proprie difficoltà. Inoltre, la terapia può fornire una serie di strumenti pratici per affrontare l’ansia acuta, come tecniche di respirazione, la meditazione o pratiche di gestione dello stress.

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Conseguenze dell’ansia non trattata

Se non viene trattata, l’ansia può avere conseguenze negative sulla qualità della vita di una persona. L’ansia può influenzare l’umore, le relazioni interpersonali, la salute fisica e il lavoro o la scuola.

Ad esempio, l’ansia può portare alla depressione o ad altri problemi di salute mentale. Inoltre, l’ansia può influenzare le relazioni interpersonali, causando difficoltà nel comunicare con gli altri o nell’affrontare conflitti. L’ansia può anche interferire con la vita quotidiana, come ad esempio il lavoro o la scuola, rendendo difficile concentrarsi o svolgere le attività.

Inoltre, l’ansia può avere conseguenze fisiche, come ad esempio dolori muscolari, disturbi gastrointestinali o problemi di sonno. In alcuni casi, l’ansia può portare anche ad attacchi di panico o fobie, limitando le attività della persona e la sua qualità della vita.

L’ansia può avere conseguenze significative sulla vita di una persona se non viene trattata. È importante rivolgersi ad uno psicologo se si sperimentano sintomi di ansia con una certa frequenza, in modo da ricevere il supporto adeguato e prevenire ulteriori complicazioni.

Tecniche di respirazione per ridurre la fase acuta di un attacco di ansia

Rivolgersi ad uno psicologo è la scelta di elezione, ma è utile sapere che ci sono alcune tecniche di respirazione che possono aiutare a ridurre la fase di ansia acuta:

  1. Respirazione diaframmatica: questa tecnica prevede di inspirare lentamente attraverso il naso, facendo gonfiare il diaframma e quindi il ventre, e poi espirare lentamente attraverso la bocca, facendo sgonfiare il ventre. Questo tipo di respirazione può aiutare a rilassarsi e a ridurre l’ansia.
  2. Respirazione quadrata: questa tecnica prevede di inspirare lentamente attraverso il naso contando fino a quattro, trattenere il respiro per quattro secondi, espirare lentamente attraverso la bocca contando fino a quattro, e poi trattenere il respiro per altri quattro secondi. Ripetere questo ciclo per alcuni minuti può aiutare a calmare l’ansia.
  3. Respirazione alternata: questa tecnica prevede di coprire una narice con un dito e inspirare attraverso l’altra narice, poi di coprire l’altra narice e espirare attraverso la narice precedentemente aperta. Ripetere questo ciclo alternando le narici può aiutare a ridurre l’ansia.

Tuttavia, come accennato poco sopra, è importante sottolineare che seppure le tecniche di respirazione possono essere utili per ridurre l’ansia acuta, non sono sufficienti per trattare un disturbo d’ansia, soprattutto se cronico. In tal caso, è necessario rivolgersi ad uno psicologo per affrontare il problema in modo adeguato.

Conclusioni sull’ansia

L’ansia può essere un problema difficile da affrontare da soli, ma rivolgersi ad uno psicologo può rappresentare una svolta importante. La terapia psicologica, in particolare quella sistemico-relazionale, può aiutare la persona a comprendere le cause dell’ansia e a sviluppare strategie per gestirla in modo efficace.

È importante sottolineare che la terapia psicologica per l’ansia richiede impegno e tempo, ma può fornire risultati significativi e duraturi. Se si sperimentano sintomi di ansia con una certa frequenza, è consigliabile rivolgersi ad uno psicologo per valutare la situazione e ricevere il supporto adeguato.


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