La gravidanza e la nascita dei figli rappresentano di norma momenti di grande gioia, che possono unire la coppia in maniera ancora più stabile.

Quella della nascita dei figli è una nuova, importante, fase del ciclo di vita della famiglia. Una fase in cui la coppia di neogenitori deve sapersi adattare a dei nuovi compiti, diversi da quelli della fase precedente, che comporta per ognuno dei partner una riorganizzazione radicale.

In molti casi la nascita dei figli, soprattutto del primo, rappresenta un vero e proprio momento critico. Si tratta di un evento che rappresenta un vero e proprio salto generazionale, che va a produrre ulteriori nuovi ruoli: i partner diventano genitori, i genitori dei partner diventano nonni, i fratelli dei genitori diventano zii, e via discorrendo.

Ogni familiare è costretto a fare i conti con il nuovo ruolo, trovare un nuovo assetto relazionale e a cercare risposte alla domanda: “cosa cambia in me l’avere ottenuto questo nuovo ruolo?“.


QUALI SONO I COMPITI E LE DIFFICOLTÀ DI QUESTA FASE?

Per i neogenitori la nascita del primo figlio rappresenta una vera e propria rivoluzione in termini di ruoli. Da figli e partner diventano anche genitori. Da questo specifico momento, e per il resto della loro vita, sono tenuti ad acquisire l’autorevolezza e la responsabilità che questo ruolo comporta.

compiti e le difficoltà della famiglia con bambini piccoli sono:

  • Saper costruire l’identità di una “famiglia con figli”.
    I neogenitori devono ridefinire il sottosistema familiare, passando da “coppia” a “famiglia con un bambino piccolo“. Sorge l’esigenza di individuare valori e obiettivi in modo differente rispetto ad una coppia di adulti, pensando in termini di “famiglia con un bambino piccolo”; anche le priorità cambiano e per tale motivo i partner devono saper (ri)scrivere la “storia della loro unione“.
    • Difficoltà:
      Capita che un partner (o entrambi) possa faticare nel partecipare alla riscrittura della “storia della loro unione”, magari per la difficoltà ad accettare il sopraggiunto ruolo di genitore.
      Di solito questo scenario si verifica quando la persona ha ancora degli irrisolti relativi alla propria storia di figlio: potrebbe non avere ancora chiuso “i conti” con i propri genitori e fatica ad assumersi a sua volta il ruolo di genitore.
      In altri casi, le difficoltà potrebbero essere legate alla mancanza di volontà o alla pianificazione della genitorialità. Magari la persona potrebbe essere divenuta genitore senza realmente desiderarlo (ad es. a causa di un problema nel sistema anticoncezionale adottato).
      Quale che sia il motivo, queste difficoltà devono poter essere affrontate e risolte per consentire alla famiglia di costruirsi la propria identità e continuare la sua naturale evoluzione.  
  • Conservazione o recupero della relazione di coppia.
    Quando arriva in casa un bambino appena nato, la relazione di coppia naturalmente si modifica. Le cure da rivolgere al piccolo sono molte, e questo si traduce in minore tempo e minori energie investibili nella relazione della coppia.
    • Difficoltà:
      Un partner, tipicamente il nuovo papà, potrebbe sentirsi trascurato ed iniziare ad agire in modi disfunzionali, ad esempio attaccando, biasimando, isolandosi ed essendo poco collaborativo. Non è raro osservare comportamenti regressivi in certi neo-genitori (infantilismo).
      Altre volte capita che la nuova mamma si voti interamente alle necessità del bambino, evitando di delegare anche pochi compiti quotidiani alla propria rete familiare (solitamente le nonne). Questo modo di agire potrebbe produrre la “scusa perfetta” per evitare alla neo-mamma gli altri ruoli diversi da quello di “madre”, sacrificando ad esempio il ruolo di “moglie”.
      Alcune depressioni post-partum sono legate anche a questa modalità.  
  • Consolidare i confini della famiglia.
    Con la nascita di un bambino la coppia deve investirsi del ruolo di responsabilità legato alla crescita e all’educazione del nuovo arrivato.
    • Difficoltà:
      Molto di frequente le rispettive famiglie di origine potrebbero, in buona fede, interferire con le scelte dei nuovi genitori rispetto al neonato.
      In altri casi potrebbe accadere che uno dei due partner, ancora molto dipendente dalla propria famiglia d’origine, vada a ricercare eccessivamente la presenza e il sostegno dei propri genitori. Una modalità che potrebbe sottendere il desiderio/volontà di delegare loro nel ruolo di genitori del bambino (con lo scopo, più o meno inconscio, di provare a mantenere il proprio ruolo di eterno figlio).

Esplorare le fasi del ciclo vitale della famiglia

  1. La formazione della coppia
  2. La famiglia con bambini piccoli <
  3. La famiglia con figli adolescenti
  4. La famiglia con figli giovani adulti
  5. La famiglia con genitori anziani


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